LETTERA DEL PROF.GIUSEPPE R.BRERA AL DIRETTORE DEL CORRIERE DELLA SERA SUL FALLIMENTO DEL SISTEMA UNIVERSITARIO E SCIENTIFICO ITALIANO

grbrera

 

LETTERA APERTA

 

Gentile Direttore

Spesso leggo sul Corriere e su altre testate rilevi critici sulla fuga dall’Italia di decine di migliaia di giovani talenti scientifici che trovano spazio ,libertà e valorizzazione in Università o aziende straniere. Tuttavia questo è  solo uno dei  sintomi del fallimento del sistema universitario e scientifico italiano, un’  emergenza  che da anni segnalo ai vari presidenti del consiglio  ma  ve ne sono molti altri.  La cosa incredibile è che nessuno  fino a oggi ha voluto mettere mano con serietà a una riforma del sistema i cui mali risalgono alla scellerata legge Prodi-Bassanini Berlinguer del 1998, di fatto anticostituzionale, perché investe lo stato di poteri di controllo del sistema -anche di chiudere le università – istituendo  inoltre a livello regionale un conflitto d’interessi per la nascita di nuovi corsi per il parere chiesto dal MIUR alle università del territorio ,pubbliche e private  per il rilascio dell’autorizzazione  a dare un valore legale ai diplomi. Questo potere del MIUR è tuttavia autoreferenziale e illecito in quanto “il valore legale”  dei diplomi accademici è inesistente sul piano giuridico, ai sensi dell’art 172 del DR 1592 del 1933. E’ in realtà un vecchio stratagemma burocratico per affermare un potere burocratico statale  di  controllo  sull’innovazione  accademica ,chiudendo così  il sistema.  E’ evidente che le università consulenti del MIUR , oltre a leggersi curriculum innovativi e a plagiarli, non hanno interesse alla concorrenza.   Questo ha generato in passato  vere trame mafiose , di cui sono stato testimone , e insieme a me altri rettori , penalizzando l’innovazione didattica e scientifica e il paese e danneggiandolo  anche  in aree delicate come la metodologia della formazione dei medici, oggi in Italia ancora al palo.  Infatti ancora  oggi non c’è docente in medicina , nelle università statali  formato all’insegnamento e non esiste in Italia un dipartimento in “Medical Education” se si eccettua in  un’Università libera di Milano che ne ha fatto la storia per l’innovazione  non solo in Italia, avendo un dipartimento e  l’unico dottorato di ricerca sulla materia esistente nel paese. ( Università Ambrosiana).    L’evidenza giuridica che non è possibile attribuire un valore legale ai diplomi accademici  dato che questo non esiste  crea una vicenda  kafkiana, quando si valutano tentativi di creare una discussione su sia meglio o no abolirlo, come ha fatto Monti. Infatti non si può abolire ciò che non esiste.  Allo stesso modo siamo  di fronte al paradosso  che un ente non possa  definirsi “Università”,  se non abbia corsi  che diano  diplomi con un valore legale inesistente. Siamo al delirio di onnipotenza burocratica .  Questo fatto  è stato asseverato  più volte da autorevoli costituzionalisti come Sabino Cassese   e avversato solo come idea da Luigi Einaudi, che voleva un’università “vergine da bolli”, profetizzando il  diplomificio a scapito della sostanza culturale , come anche il documento 218 del Senato del Marzo del 2011 ha asseverato. In poche parole siamo al paradosso che abbiamo un Ministero dell’Università e della ricerca “fuori legge” (con qualche bandito denunciato alla Magistratura)  e che un Rettore di un’Università statale  che conferisca un Diploma di laurea “in nome della legge”, come in una sentenza di condanna o di assoluzione, commette  un reato penale di “abuso di potere”.  In effetti per uno studente che ha sopportato anni di  batterie di esami di anche stupidi curriculum, istituiti per giustificare ruoli accademici pagati dal contribuente, ci vuole “un’assoluzione” dalla colpa di avere sopportato la  mediocrità  dei docenti italiani, salvo qualche eccezione. Il denominatore comune paralizzante l’Università italiana e l’innovazione accademica  è  il potere burocratico dello  stato  ,  aumentato a dismisura e costruito negli anni  da una vera cupola   targata MIUR- CUN-CRUI  che ha avuto negli anni la forza illecita di creare sempre più meccanismi burocratici ,naturalmente esigenti controllo , stipendi d’oro e privilegi a scapito dei giovani e della scienza. In qualche caso questo potere serviva per il controllo pre-ordinato dei concorsi, più prima del 2000. Vi sono stati docenti  che hanno inviato prima dei concorsi raccomandate prevedendo i vincitori. Oggi vige il sistema meritocratico della “Qualità di stato” istituita da uno dei tanti stolti ministri dell’Università che si sono avvicendati, che ad eccezione di due importanti ricercatori (il Profumo e la Carrozza) ma ininfluenti  e della  Moratti che ha creato le Università telematiche ,   hanno brillato per insipienza , fino al penultimo parto politico: la “Più meglio” che aveva persino falsificato i titoli accademici. Dopo la famigerata legge Prodi –Bassanini , nel 2000 è stata la volta della  “Zecchino”, salutata come un Nobel della giurisprudenza universitaria, perché finalmente rendeva libere le Università –rilascianti diplomi con valore legale inesistente-di fabbricare corsi ,  e ruoli accademici:  una sorta di IRI dell’università. Questa fulgida legge , che ha voluto adattare in malo modo il nostro sistema a quello anglosassone, istituiva lauree triennali e magistrali o “specialistiche a ciclo unico” (mancava il tandem), master di “primo” e “secondo” livello  e  consentendo alle Università statali d’istituire ad libitum corsi , il che significa ruoli accademici, pagati dai contribuenti,  veri vitalizi per la pensione ha  incentivato la fantasia accademica e la fame di ruoli- vitalizio.  Infatti in Italia un docente universitario anche se è ignorante, psicopatico o perverso è inamovibile.”. Una delle migliori pensate di questa legge è stato l’accesso ai Dottorati di ricerca dopo la laurea magistrale, cosi’ da determinare titoli presi a 30-32 anni (in media), in  confronto con la media degli altri paesi (ca a 25 -26 anni).  Ma questo poteva fare cassa per le Università, costringendo gli aspiranti ricercatori a iscriversi alla magistrale  e non obbligando lo stato a pagare i dottorandi.   Un vero successo per lo sviluppo del paese ! La fantasia accademica, dopo la “Zecchino” raggiunse livelli impensabili:   nacquero  dopo laurea triennale  i dottori in “Scienze e tecniche equine” ,  (Parma) celebrati da stalloni e purosangue “Distillazione della grappa” celebrati  dalle cantine e dalle osterie  venete e friulane-finalmente baristi  preparati ee molti  alti “dott” anche in mediazione culturale nelle trasmissioni  televisive. Finalmente   fisioterapisti   e gli infermieri  e laboratoristi  potevano chiamarsi “dottori” . Un anno più tardi  I Rettori,  che mai hanno promosso una riforma radicale del sistema  e spesso nullità scientifiche,  scesero in sciopero  perché lo stato non aveva più soldi per pagare i nuovi ruoli accademici  istituiti dai corsi triennali . Questo  fenomeno  è avvenuto solo in Italia .Dopo la  Zecchino e la parentesi Mussi ( creatore del famigerato ANVUR  cioè la  qualità di stato) contro ogni buon senso,  è stata la volta della riforma “Gelmini”.  Questa  luminare ,  ben addestrata da un funzionario del MIUR,  firmo’ un’altra legge  con evidenti elementi di anticostituzionalità e d’idiozia, come il numero di ore  fisso d’insegnamento per i docenti e i concorsi nazionali per le borse di studio , esami di abilitazione nazionale  e i concorsi per i posti di specialità medica, con un marchingegno burocratico per premiare economicamente le Università meritorie , e altre frignacce di tale genere La Gelmini realizzava  cosi la mussiana qualità di stato  e cristallizzava  il suo  potere  sull’Università  .  I risultati di questo sistema, chiuso tra mafiosità di vertice, scellleratezza  giuridica, illegalità , potere burocatico , privilegi parassitari,  interessi di partito sono evidenti  e hanno danneggiato il paese  rallentandone lo sviluppo.  Oltre al citato  all’esilio scientifico di migliaia di giovani, appare un numero di laureati  molto sotto la media OCSE e metà di Francia e Inghilterra, il penultimo posto per tasso di ricercatori in Europa, 35-40% di abbandoni virtuali (inattività) e reali dall’Università al secondo anno,  il 60 % in meno della spesa per studente rispetto agli USA e il 50% rispetto al Nord Europa,  enormi spese per il funzionamento   delle Università ,disoccupazione a un anno  dopo la laurea breve (34%) e la magistrale(30%)  e magistrale  a ciclo unico (51%) , penalizzazione delle Università del Nord, riduzione del 21% degli investimenti per il diritto allo studio, diminuzione dei ricercatori di ruolo (< 2258 unità dal 2000), senza contare i dati intangibili, come la mediocrità dei docenti universitari, non stimolati all’aggiornamento scientifico  didattico, in quanto il loro ruolo è un vitalizio per la pensione, salvo naturalmente le eccellenze. Il fatto è assolutamente grave soprattutto in Medicina, dove l’aggiornamento  del docente è legato alla salute della popolazione, attraverso la preparazione degli studenti. In Italia non c’è un docente formato a insegnare la clinica, se si eccettua un’Università libera a Milano, che senza una lira dallo stato ,ha cambiato il paradigma scientifico della medicina e della formazione del medico, di cui è leader indiscussa nel mondo, come anche la WHO ha riconosciuto e il cui Rettore è stato  autore di una legge quadro di riforma, pubblicata per impedirne plagi  di parte politica.

Il sistema universitario e scientifico attuale in Italia  è un’emergenza patologica  che penalizza grandemente il mondo del lavoro e produce disoccupazione e degrado culturale del paese, come ho avuto modo di segnalare al Presidente della Repubblica e sta nella centralizzazione e nell’esistenza di un controllo statale del sistema che lo chiude e nella confusione tra diritto allo studio e natura dell’Università. Dove i sistemi universitari  sono indipendenti dal potere , come negli USA, i risultati si vedono. Infatti nei primi 10 posti del rank internazionale  otto sono di Università americane. Il sistema università e ricerca per fiorire deve divenire aperto e le università come squadre sportive libere di arruolare i migliori giocatori, studenti e docenti,  incentivando così direttamente un merito personale , con il potere di arruolare ii docenti  e i ricercatori migliori e licenziare gli inetti. Dovrebbe essere  il mercato del lavoro e lo studente  il miglior arbitro della qualità di un Università, che avrebbe interesse a una certificazione di qualità dei corsi da enti privati, come avviene in Germania  e prescritto dall’ENQA., l’ autorità europea per la qualità delle Università.  Per questo è necessario che gli studenti acquisiscano un potere di valutazione del rapporto qualità /costo delle rette ,con un portafoglio autonomo dalla famiglia e  realizzando un vero diritto allo studio con una borsa per tutti  gli iscritti in regola con almeno il 70% degli crediti dell’anno precedente come ho proposto.  Sicuramente il tasso dei laureati aumenterebbe.  Questo  tuttavia comporta da parte dell’Università  la piena responsabilità autonoma, statutaria , organizzativa amministrativa, con l’attivazione virtuosa di una competizione tra gli atenei  sulla  qualità,  rendendo inutile un Ministero, che come un tumore,  invece  ha riprodotto metastaticamente  poteri centrali paralizzanti il sistema anche in modo illecito, come abbiamo detto, danneggiando il paese , l’innovazione e il mondo del lavoro.  Il merito di stato, istituito dalla legge Gelmini è un’idiozia ,incredibilmente figlia di un governo di centro-destra,  solo destinata a esasperare sistemi di controllo e il potere centrale.  Con un sistema centrato sulla persona dello studente e del docente invece   L’Università deve essere totalmente libera da ogni potere come anche Federico I° nella “Constitutio habita” aveva  promulgato nel 954 DC. e assumersi responsabilità statutarie, organizzative, amministrative  autonome totali. Questo eviterebbe scandali come è accaduto con l’Università di Siena , di passività pagate dai contribuenti   (250 milioni di euro) e i diciassette dipendenti  per un bollettino on line, come in un’ università  del Meridione. Questi fatti non esisterebbero se le Università dovessero fare i conti, per sopravvivere,  con le scelte degli studenti e delle famiglie, che verrebbero avvantaggiate dalla borsa mensile  (costo ca 10 miliardi), il costo del bonus Renzi.  Lo stato  ne risparmierebbe 13 all’anno.   Si eviterebbero  così  ruoli docenti vitalizi per la pensione, ma legati al merito come negli USA e nei paese del Nord Europa . L ’Università deve essere totalmente libera e un Ministero dell’Università e della ricerca , un CUN  non dovrebbero neppure esistere,  come negli USA- che annoverano nel rank mondiale 8 università tra le prime 10- perché i suoi funzionari , assecondati da Ministri di basso profilo,  da sempre ,  per potere giustificare il loro ruolo e gli stipendi  istituiscono  poteri di controllo , chiudendo il sistema, come si è verificato , danneggiando  lo sviluppo  e soprattutto i giovani.

 

Giuseppe R.Brera

Rettore dell’Università Ambrosiana

www.unambro.it

scrivi al prof. Giuseppe R.Brera

rettore@unambro.it

 

 

 

 

Il prof. Giuseppe R.Brera candidato al Ministero dell’Istruzione,Università e Ricerca

 

Renzi,  Gentiloni e prima Monti e Letta, sulla scia di Prodi, non hanno avuto a cuore i giovani e lo sviluppo del paese investendo sulla cultura e  hanno perso le elezioni. Il  Centro-Sinistra infatti  per l’Università e la Ricerca, ganglio vitale del paese, come appare dai dati impietosi, è fallito., come appare dai dati. Sono stati preferiti i bonus elettorali al suo sviluppo dalla parte degli studenti, ricercatori e di docenti, oggi stimolati solo alla mediocrità. Gli studenti, per ragioni di cassa degli atenei, sono  caricati come asini da curriculum spesso inutili o esauribili in un anno come “Scienze tecniche equine” (Parma) o “Distillazione della grappa” ( Trieste). Gli studenti universitari italiani oggi sono condannati per il 35-40% all’abbandono degli studi, o all’inattività, e in decine di migliaia all’esilio scientifico-professionale (51.000 nel 2016) e della fuga di grandi talenti (il 40% degli astrofisici francesi è italiano). Il MIUR del Centro Sinistra garantisce alti tassi di disoccupazione post-laurea ( a un anno il 51% dei laureati a ciclo unico sono disoccupati),  bassi tassi di laureati ( la metà di Francia e Inghilterra)e con un investimento alla metà degli stessi paesi e per il 60% inferiore a del Nord Europa. Per la ricerca l’Italia  è al penultimo posto in Europa per tasso di ricercatori e dal 2011 al 2015 il numero dei ricercatori, sottopagati e sfruttati per la maggior parte, è diminuito. Nel nostro paese i ricercatori sono due volte meno di Francia e Inghilterra, quattro volte meno della Germania, 9 volte meno del Giappone, 13 Volte meno degli USA. Dal 2006 il MIUR, guidato da inesperti e da burocrati ha fatto perdere al paese ca 5.000 euro.

Questa situazione è frutto di leggi burocratiche, stataliste,anti-costotuzionali e dilettanti   come le Prodi, Zecchino, Mussi, Gelmini , non dalla parte dei giovani. Il caso Gelmini (Centro-destra), che ha inventato la “qualità di Stato” e realizzato l’ANVUR del Mussi,  è stato  invece un esempio di dissidenza plagiata dai funzionari del MIUR.

 Per questi motivi  Il prof. Giuseppe R. Brera, lo scienziato che, alla guida  della Scuola Medica di Milano  ha teorizzato e insegnato  la Medicina centrata sulla persona, malgrado gli ostacoli del MIUR      cambiando il paradigma della scienza medica, della medicina e della formazione del medico , teorizzando un nuovo concetto di salute, già presentato su invito nel 2011 alla WHO,  è stato candidato presso la Presidenza della Repubblica Italiana al governo  del Ministero dell’ istruzione Università e  ricerca per la realizzazione del suo disegno di legge-quadro sull’Università e Ricerca,  pubblicato  nel 2010-Istituzione del Federalismo scientifico e Universitario- e non plagiabile dai furbetti di partito. Il disegno di legge progettato dal prof. Brera, liberalizzerebbe il sistema dando agli studenti e ai docenti un potere contrattuale, centrato sul merito personale e non istituzionale come ora.  Tutti gli studenti italiani (1milione  e 800.000) riceverebbero almeno 500 euro mensili dalle Regioni, con il 70%  dei crediti formativi  assolti nell’anno precedente e i docenti e i ricercatori potrebbero contrattare con le Università , a cui verrebbe data libertà accademica e amministrativa il loro stipendio, con un minimo di 2.000 euro per i ricercatori. Gli studenti all’interno delle Università avrebbero inoltre un potere di controllo della qualità accademica come nel Medio Evo, grazie alla re-istituzione della “Universitas”.   Il sistema universitario e scientifico sarebbe gestito dalle stesse Università, riunite in Fondazioni regionali indipendenti dalle stesse Regioni. Lo stato, a partire dal secondo anno risparmierebbe ca 13 miliardi senza contare i benefici industriali dall’aumento dei brevetti.  L’apertura del sistema garantirebbe il merito e la responsabilità personale facendolo decollare e gli studenti che diventerebbero arbitri dello stesso valutando costi delle rette, qualità dell’insegnamento e mercato del lavoro offerto dai laureati provenienti dagli atenei- con inizio di una sana competizione – con una grande autonomia economica dalle loro famiglie che risparmierebbero 6.000 euro all’anno. Il disegno del prof. Giuseppe R.Brera, prevede l’abolizione del non costituzionale esame di accesso alle Università, ritornando per medicina, lettere antiche e giurisprudenza, alla legge del filosofo Giovanni Gentile- fondatore del liceo classico e scientifico -che prescriveva gli studi classici come condizione di ammissione e che sarebbe estesa solo per medicina al liceo scientifico, con un anno di volontariato sanitario e una tesina di diploma sulla materia, nell’ultimo anno di liceo, per gli aspiranti medici. Il governo del prof.Brera prevede la formazione dei docenti e dei medici alla Medicina centrata sulla persona, con un risparmio di sofferenze e di  spese sanitarie, a regime, di ca 50 miliardi. La nuova Università del prof.Brera, decano dei Rettori italiani , definita da lui “Person centered University ” , darebbe all’Italia il sistema Università Ricerca più avanzato del mondo, libero sul piano accademico, a  cui parteciperebbero imprese da sole o consorziate , con l’erogazione di master e dottorati di ricerca.

Al  governo dell’istruzione, il prof.Giuseppe R.Brera, presidente della Società Italiana di Adolescentologia e di Medicina dell’Adolescenza (SIAd) uno dei maggiori esperti del mondo sull’adolescenza e  che proprio ieri ha presentato un esposto contro la Bonino , il Della Vedova e il Tabacci, il presidente dei radicali e altri per la distribuzione gratuita di un Kg di MJ , a un comizio di Europa +, in un mese, con delle nuove idee, in un mese, farebbe cessare la diffusione dell’epidemia del consumo di droga tra gli studenti e il bullismo scolastico, cambiando radicalmente l’atmosfera culturale della scuola, come ha già realizzato parzialmente nel 2013 con “Youth science Italy”.

La candidatura del prof.Brera al Centro-destra è tuttavia” sub-condicione”, vincolata all’impegno da parte del Governo Italiano al riconoscimento di due convenzioni internazionali, la “ Universal Declaration of Youth Rights and Duties”,presentata dalla SIAd nel 1993, e “La Charte Mondiale de la Santè-the World Health Charter” presentata a Milano il 13 Ottobre 2017,presso l’Ospedale di Niguarda nel Congresso Internazionale: “Medical Science and Health Paradigm Change” .introducente il diritto universale alla salute e alla vita in ogni fase di sviluppo e di malattia. La candidatura del prof.Brera al  Governo è appoggiata da scienziati e organismi internazionali e darebbe all’Italia il sistema Università-ricerca più avanzato del mondo.

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LA CHIESA ” MATER ET MAGISTRA” DELL’OCCIDENTE- NO AL POTERE DELLE TENEBRE

 

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di Rodolfo di Hautecombe

Come già individuato, i partiti politici mondiali, non solo italiani, là dove esistono, sono caratterizzati dal nulla culturale. L’Occidente e l’Italia, che hanno creato un ordine culturale, filosofico, scientifico, tecnico determinante per lo sviluppo del mondo, sono in agonia per l’aver tagliato le loro radici filosofiche e cristiane attaccate da un riduzionismo relativistico (Comte)  ed edonista e da culture religiose nomotetiche e illiberali, d’ispirazione religiosa  se non fanatiche e distruttive, quale la cultura islamica che  penetra velenosamente anche con l’orda immigratoria. In risposta l’Occidente pensa di  sopravvivere e di sostenere  uno sviluppo economico solo con alchimie finanziarie e non con una politica che parta dall’antropologia , dalla filosofia, dalla scienza: “Essere bene” perché vi sia il “bene-essere”.  Ecco perché bisogna votare NO in Italia al referendum costituzionale, figlio dell’ignoranza pragmatica che si esprime in un disegno di potere accentratore e totalitario. La Chiesa ha costruito l’Occidente attraverso il potere dell’impero romano, grazie a S.Ambrogio, e al pensiero di S.Agostino e S.Tommaso. Oggi purtroppo in nome di un pragmatismo populista ,vuole fare a meno delle sue radici teologiche e filosofiche  e della necessaria conoscenza delle leggi naturali-firma di Dio- scoperte dalla scienza, in contrasto con la politica culturale di Giovanni Paolo II° e Benedetto XVI°, entrando in una fase storica di grande debolezza, perdendo il segno della contraddizione culturale , presente nella parola di Papa Francesco  ma  debole nei principi culturali oggettivanti il significato antropologico della Fede cristiana per l’uomo e la cultura. Affermazioni storiche: “ Chi sono io per giudicare un omossessuale “, ad esempio avrebbero dovuto essere accompagnate da una parola oggettivante il significato di questo grave problema comportamentale che ha delle catastrofiche conseguenze per l’esistenza e  la salute, come appare dalla ricerca, come un punto vista spirituale con il rifiuto delle leggi della natura,  contraddicendo la cultura della maturità affettiva e genitale portata dal Cristianesimo con lo scambio di doni tra una donna e Dio, simbolo di quello che poi la psicoanalisi ha definito: genitalità. La Chiesa, in contrasto con il Concilio di Trento e il Concilio Vaticano II°:  come è affermato nel cap.III° della Gaudium e Spes:” L’Attività umana nel mondo” al paragrafo 37, sta perdendo la chiamata di Cristo al combattimento necessaria più che mai oggi ( “ E’ ora di vendere il mantello e comprare la spada”-Luca 22-35-38 ) ripresa dal testo conciliare ispirato dallo Spirito di Verità:

“ La lotta tremenda con il potere delle tenebre pervade infatti tutta la storia dell’uomo: cominciata fin dall’origine del mondo, essa durerà, come dice il Signore fino all’ultimo giorno. Coinvolto in questa battaglia l’uomo deve combattere senza sosta per aderire al bene, né può conseguire la sua unità interiore senza grandi fatiche con l’aiuto della Grazia di Dio”

Il famoso film di Bresson “Il diavolo probabilmente” , ben stigmatizza questo pensiero , che non rischia di vedere il maligno come una fantasia infantile. E’ bellissimo il richiamo alla necessità della Grazia per “l’Unità interiore” come il nostro sguardo ha necessariamente bisogno della luce per vedere in modo unitario il tutto, anche dentro di noi e l’origine della luce per chi non crede in Dio è un mistero che sfugge all’evoluzione come lo è il Bosone di Higgs o il pensiero formale che rende possibile l’idea della verità. Se qualche oggetto è nell’oscurità non si può vedere. La luce e il buio sono alternativi come il pensiero logico del principio di non contraddizione. L’essere cristiani non coincide dunque con la ragion di stato né con la ricerca del consenso di massa. Gesù non è apparso nel mondo “per redimere i rapporti sociali” (Evangeli gaudium) ma la persona nel suo essere, fondano antropologicamente un nuovo concetto di giustizia e i diritti dell’uomo,fatti propri dalla Rivoluzione francese. La Chiesa non è un’organizzazione politica che chiede voti per il potere. Se 1000 scrivono il falso e uno il vero, e l’uno ad avere la ragione. Questo vale per tutti gli uomini tuttavia che cercano la verità, prima di tutto gli uomini di scienza. Il radicale appello del Maestro a una parola demarcante “si” o “no” e analoga alla posizione dell’uomo di scienza  di fronte ad affermazioni che  si fondano sulla ricerca scientifica e che ad esempio sono alla base di scelte cliniche in cui la probabilità della verità non è mai certezza mentre l’idea logica, matematica o morale discrimina con certezza la verità: A non puo’ essere NON A come una scelta esistenziale tra due o più possibilità.  Ecco perché l’idea della verità non è “manipolabile ” (Evangeli Gaudium) , così come l’idea di Dio, rivelato da Gesù, come “Spirito e verità”, se non si vuole ridurre la verità a opinione, alla “doxa”. Per questo motivo il combattimento per la verità oggettiva e per il bene è una necessità e quindi un dovere per chi crede di essere nella Chiesa di Cristo, altrimenti è un ignavo e un vile ipocrita; “un sepolcro imbiancato”, cioè una pietra sepolcrale, la lastra della tomba dell’Italia e dell’Occidente.  Satana ha come armi potenti, il falso e la calunnia, pertanto prima di tutto i cosidetti “cristiani” (uomini di Cristo) sono chiamati al combattimento culturale per la verità oggettiva che nasce dall’intelligenza umile imprevedibilmente illuminata dallo Spirito Santo come appare nell’idea filosofica e scientifica. La Chiesa è chiamata a preparare al combattimento attraverso la diffusione e lo stimolo alla conoscenza e alla cultura della verità ,adottando metodi forti per difenderla, perché in questa “anestesia delle coscienze”, tutti possano discriminare la luce dall’ombra soprattutto quando il falso e il male, potenze delle tenebre, oscurano la mente degli uomini di governo e condannano a morte o alla perdita della salute bambini e adolescenti, donne  adottando metodi forti come  “ La scomunica” dei cristiani ipocriti che pensano che il bene di un paese possa fare a meno della verità morale ,scientifica, e antropologica. Accettare che “un ragazzotto”  che si definisce cristiano come  il Presidente del Consiglio  della Repubblica italiana, Matteo Renzi, o che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, promuovano e facciano passare una legge che mina la salute di migliaia di persone, che normalizza l’alienazione psico-affettiva, di fatto anticostituzionale per l’art. 31 (tutela dei minori) e art 32 (tutela della salute),già per altri motivi (art.2) sdoganata da magistrati della Corte Costituzionale obnubilati, è un atto di codarda irresponsabilità nei confronti dei bambini e dei ragazzi, che confonde ciò che è pubblico con ciò che è privato, cioè la libertà che chiede la verità, con l’arbitrio dell’opinione e dell’immaturità psico-sessuale. Il nostro ironico plauso va al cristiano Mattarella che pur a conoscenza dei dati scientifici sulle conseguenze sanitarie del comportamento omosessuale, minacciante la salute pubblica e i minori, non ha rimandato al parlamento la legge, per non contraddire il suo mentore, Renzi e i membri del suo governo quali il Ministro della salute Beatrice Lorenzin, che non ha fatto nulla anche per impedire l’epidemia scellerata delle fecondazioni in vitro dopo aver ricevuto l’expertize scientifico del Centro di ricerca in Medicina centrata sulla persona. (leggere artticoli su www.adolescentologia.wordpress.com, e il Manifesto della Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’adolescenza (SIAD) sulla materia su www.adolescentologia,it .  La Chiesa degli ignavi , dei codardi e degli ipocriti non solo ha censurato su Avvenire le azioni forti della SIAd e del centro di ricerca in Medicina centrata sulla persona della Scuola Medica di Milano, ma non sta facendo nulla per difendere sul piano spirituale e psicologico i bambini e i ragazzi, scomunicando senza paura “ I sepolcri imbiancati” che se ne fregano della salute di chi non si può difendere da solo e delle famiglie, per difendere una minoranza di persone con gravi problemi pricologici e/o comportamentali, per schifose ragioni di consenso politico e potere. E’ la Chiesa dei vigliacchi ?  Oggi 212 parlamentari   hanno firmato una proposta di legge scellerata per la legalizzazione della droga “Cannabis”. Cosa fa la Chiesa contro questa  ignoranza  e immoralità assassina delle menti, dei cuori e dei corpi accettando di fatto una cultura fondata sul falso. ?  Nulla, se non discorsi, quando ci sono. Contro la legalizzazione della droga non spende una parola.  Cosa fa la Chiesa per contrastare con coraggio l’Europa che legalizza l’eutanasia infantile, quella degli adulti e ogni forma di aborto, l’adozione di figli da parte di omosessuali, l’istituzione dei matrimoni omosessuali ?  Nulla, se non discorsi, quando ci sono.  Non si allea così con il potere delle tenebre ? Abbiamo visto un prete che nella diocesi di Firenze era tutto contento d’aver lavato i piedi in Chiesa a una coppia omosessuale. In realtà è pervasa dalla paura del potere temporale e del dissenso di “pecorelle smarrite” che non torneranno mai all’ovile se non riflettono sul loro comportamento, anche per paura. Il timore del giudizio di Dio non è un dono dello Spirito Santo ? E la Chiesa pessima della ricerca del consenso, come un partito politico che ha bisogno di voti. La Chiesa invece deve anticipare la maledizione di Cristo per chi dà scandalo ai minori e indurre il timore del “giudizio di Dio”, in quest’atmosfera in cui il mondo cristiano che ha costruito l’Occidente sembra fregarsene della parola demarcante di Cristo. Con l’interpretazione “ Ad usum vilium” che il grano è lasciato crescere con la zizzania fino alla fine dei tempi e che Dio è misericordioso, i bambini e i ragazzi pagano la viltà della Chiesa.  Un bambino di 10 anni di fronte all’ennesimo bacio omosessuale ripreso dalla TV dopo “un matrimonio”, ha domandato alla mamma “ “E’ normale ?”. E’ il risultato voluto dalla lobby. La normalizzazione del male basata sull’immaturità affettiva è il risultato vincente del “Potere delle tenebre”. La scomunica per questo motivo è un grande atto di Misericordia perché permette allo scellerato di riflettere sulla gerarchia di valori  e sulla verità presente nelle leggi della natura umana.  L’ignoranza dei scellerati dei governi europei, sta nel fatto che questi pensano che il bene e il male e la maturità affettiva e cognitiva siano indifferenti per lo sviluppo economico.  La scomunica per un cristiano, porta alla conoscenza dell’esistenza di un giudizio spirituale ultimo e a domandarsi se la Grazia di Dio è un dentifricio che si compra al Supermercato nel Giubileo della Misericordia.  La creazione di un conflitto interiore è necessaria alla redenzione e alla richiesta del perdono.  Se la Chiesa non è decisa significa che è in mano a dei vili e a degli ipocriti che operano come  politici da “ragion di stato”. Al contrario se è guidata da “Giusti”,  deve usare metodi forti che diano una scossa alle coscienze per rispetto della dignità dei più giovani e di se stessa. La Cirinnà, Renzi Mattarella, la Lorenzin, i parlamentari che vogliono legalizzare la droga, Hollande e altri leader eruropei di Belgio e Olanda andrebbero scomunicati e la Chiesa dovrebbe incentivare sullo stile di Carlo Magno una rinascita culturale europea centrata sulle radici della fede e del pensiero europeo, come proposto dal programma di formazione politica “Partito della famiglia”- http://www.partitodella famiglia.it – che non è un’associazione populista cattolica guidata da giornalisti. La Chiesa ha costruito e difeso l’Occidente anche con la spada.  Il portare la Chiesa solo al pragmatismo della Misericordia senza promuovere la Verità su di essa che nasce dalla cultura teologica, filosofica e scientifica, che le dà significato è un grave errore. Come S.Agostino , l’anima è nutrita dall’essere, dal sapere dall’amare, dalla libertà di coscienza di fronte a Dio, dove abita naturalmente la domanda di  verità, fatto confermato dalla psicologia cognitiva. “ Noli foras ire redi in te ipsum in interiore homine habitat veritas”. L’uomo è fatto per la verità,l’amore e la bellezza. La verità, l’amore, la bellezza sono  idee “vere” e non “manipolabili”: la realtà è  costituita da idee vere . Papa Francesco  sbaglia affermando che “La realtà è e l’idea si manipola” (Evangeli Gaudium) : questo significa aprire le porte alla perdita culturale dell’idea della verità oggettiva, adattandosi al mondo contemporaneo, cioè al male assoluto figlio delle “potenze delle tenebre” , malattia degenerativa dell’Occidente, responsabile di un cambiamento neuropsicologico che viene trasmesso epigeneticamente alle generazioni successive. Chi guida la Chiesa dovrebbe essere consapevole che siamo in un’emergenza culturale e che non è sufficiente la Misericordia con l’immigrato per salvare soprattutto bambini e adolescenti dal degrado culturale e morale dell’Italia e dell’Occidente. L’amore non puo’ essere disgiunto dalla conoscenza, altrimenti chi ama non saprà mai se il suo è vero amore . La filosofia e l’antropologia cristiana sono necessarie per l’Occidente. Senza San Paolo,S.Ambrogio,S.Agostino,S.Tommaso  la Chiesa non si sarebbe diffusa.   La forza dell’amore misericordioso necessariamente deve essere nutrita dalla luce della ragione. La fede cristiana è incontro, ma anche interpretazione di se stessi: una teoria della natura umana, resa possibile dalla Grazia dell’incontro con Gesù Cristo. La vita da ” esistere per i vermi”  acquista così un valore divino, di alleanza con Dio e l’uomo un essere di natura divina, nel suo poter essere “figlio di Dio” tramite il sacrificio e la Resurrezione di Cristo. La vita così si trasforma in un “Cantico delle creature”.   L’atmosfera culturale oggi porta l’uomo non tanto all’introspezione e alla riflessione sul significato dell’esistenza, al suo mistero, al suo destino trascendente ma conoscibile nel tempo anche se “La scena di questo mondo passa” ma a una comunicazione superficiale, a vivere l’altro come strumento di piacere, potere, consenso, guadagno, alla perdita dell’idea della verità oggettiva e a leggi distruenti la salute dei giovani e degli adulti, che il prof. Brera ha chiamato :”La sindrome del Grande Fratello”.La perdita di un’idea ontologica della colpa, cioè l’esistenza di una colpa oggettiva e mortale, il senso del peccato come rottura dell’alleanza con Dio, analogia spirituale del freudiano istinto di morte (  da non confondersi con “il senso di colpa” che può essere frutto anche di una nevrosi, a cui è comunque legato), la perdita dell’idea dell’esistenza di un’anima eterna e di un giudizio divino, toglie all’uomo contemporaneo il desiderio di essere salvato da Gesù Cristo, tanto c’è la scienza, la televisione, lo “smartphone” ,internet  che rendono eterne le immagini. Il ricordo di Dio, si solito oggi rinasce di fronte alla perdita dell’onnipotenza: malattie, catastrofi.

La Chiesa quindi deve tornare ad essere  “Magistra” come aveva iniziato con S. Carlo Magno, portando i fedeli alla cultura teologica, filosofica e scientifica, come chiedeva il Concilio di Trento e il CV II° e chiedere ai cristiani di combattere e di prepararsi a combattere, non come succede che gente che si comunica ogni Domenica pensando che aborto, eutanasia, omosessualità siano diritti dell’uomo, votando chi sostiene che il diritto ad uccidere o a violare le leggi della natura, siano scelte politiche.  “Chiesa dentro” dunque prima di “Chiesa fuori”  e Ospedali da campo dove i medici e gli infermieri conoscano la Medicina centrata sulla persona, altrimenti uccidono i pazienti, non facendo finta che non esista una rivoluzione del sapere che unifica scienze  biologiche e scienze umane. La deriva pragmatica-soggettivista, in un clima uni-dimensionale,  della Chiesa è molto pericolosa per la sopravvivenza di tutti, senza parlare dei rapporti interconfessionali che rischiano per l’ignoranza dei fedeli di creare confusione tra la religione che libera e quelle che rendono schiavi l’uomo. Non si costruisce la fede cristiana nella paura dei terroristi. La Chiesa oggi esiste ed esiste un Europa libera, perché centinaia  di migliaia di uomini hanno sacrificato la vita per la loro fede e la libertà degli Europei ed è esistito un S-Ambrogio, un Teodosio e un S.Agostino. Nella Chiesa non c’è posto per i vigliacchi, i pavidi, gl ignavi che non hanno il coraggio di difendere chi non si può difendere da solo.

La salute oggi è intesa, alla luce della scienza,   come “ Le migliori possibilità per essere la migliore persona umana” paradigma del concetto di “Salute centrata sulla persona “,  presso l’Università Ambrosiana,  e presentato il 4 Maggio 2011,presso la WHO,  e fondante anche la teoria politica “  Centrata sulla persona”, è un grande invito per la Chiesa e la politica a trovare un’unità antroplogica e la giusta strategia di sviluppo, rifondando una cultura della verità, non dell’ignoranza e della scelleratezza morale. 

 La democrazia per vivere deve assicurarsi che vada alla guida chi vede e fa vedere la verità. La cultura è necessaria non solo per la Chiesa. La Democrazia si deve trasformare in “Alecrazia”, fatto che chiede al governo gli uomini migliori non  mestieranti in vendita al miglior offerente.  

“E’ utile ciò che è vero non è vero ciò che è utile”

Il est utile ce qui est vrai, il n’est pas vrai ce qui est utile”

La vérité est nécessaire pour que la vie peut être  réelle 

( da “La politica centrata sulla persona di Giuseppe R.Brera” )**

Copyright Rodolfo di Hautecombe 2018

(nessuna riproduzione è possibile senza autorizzazione)

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CANNABIS E ASINI D’ITALIA

governo renzi

 

I dati scientifici su danni alla salute della Cannabis sono impressionanti. Una meta-analisi del 2012 (Canada), evidenzia che la Cannabis aveva causato 287 morti, 10.553 anni persi per mortalità prematura, 55.813  anni per disabilità, 66.346 anni persi per disabilità riferite a cause specifiche come schizofrenia, tumori al polmone e incidenti stradali. Il rischio di disturbi schizofrenici è particolarmente grave ( da 2 a 9 volte superiore)  quando l’uso inizia nell’adolescenza e in individui vulnerabili in cui la schizofrenia è slatentizzata. ( Semple DM 2005).  Lo studio NESARC del 2015 ,sulla qualità della vita e le conseguenze psichiatriche del consumo di cannabis, nicotina e alcool,  conferma che il consumo regolare della sola Cannabis più dell’alcool, è associato a più alti tassi di patologie psichiatriche ed è predittivo di un maggior rischio di disturbi da attacchi di panico con agorafobia, fobia sociale, disturbi bipolari. Uno studio svedese  su 49.321 soggetti,  mostra inconfutabilmente che il forte consumo di Cannabis raddoppia il rischio di tumore al polmone e  in Tunisia, di otto volte se al fumo della Cannabis è associato il tabacco, fatto determinato geneticamente. Studi epidemiologici dal 1993 al 2013 evidenziano che la Cannabis provoca disturbi cognitivi ,raddoppia gli incidenti stradali, confermando la comparsa di psicosi nell’età adulta. La ricerca epigenetica e genetica corrobora in modo inconfutabile i dati epidemiologici: la cannabis è genotossica, con un meccanismo simile alla talinomide, induce il cancro in quanto silenzia geni onco-soppressori, e le alterazioni genetiche si trasmettono ai figli ( Reece AS, Hulse GK 2016). La dipendenza ha basi genetiche ed è trasmissibile (Stringer S e aa 2016). Chi si  droga trasmette ai figli un’alta probabilità di dipendenza a tutte le droghe. Danni neurologici ai feti, con alterazioni cognitivo-comportamentali nella vita adulta, sono causati dalle gestanti consumatrici. In Colorado dove la Cannabis è legalizzata c’è stato un aumento generale del 32% della mortalità  per incidenti stradali, un aumento di interventi di pronto soccorso del 29% per intossicazioni acute  e di ospedalizzazioni del 38%, un aumento delle chiamate per il centro antiveleni del 72%, un aumento del 40% delle espulsioni da scuola rispetto al 2008 e un aumento della criminalità del 10%.  Le intenzioni al consumo di droga in caso di legalizzazione mostrano, che il 10% dei ragazzi non consumatori avrebbero provato, mentre il 18% dei consumatori ne avrebbe aumentato il consumo (spillover effect). L’ipotesi che la legalizzazione porterebbe a una diminuzione dello spaccio illegale è falsa, perché è facile, anche se non matematico, l’uncinamento ad altre droghe anche per motivi genetici, con allegria della  criminalità organizzata. La legge- che unisce stranamente avversari politici- (PD-5 Stelle), provocherebbe inoltre un mercato illecito destinato ai minori, con stimoli per l’inclusione lavorativa dell’immigrato. I dati, pubblicati per intero su www.adolescentologia.it (Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’Adolescenza) e inviati, con diffida alla discussione della legge, al Presidente della Camera, creano una pregiudiziale di anticostituzionalità ai sensi dell’art.31 ( tutela dei minori) e 32 (tutela della salute pubblica).  Una legge per tutelare la salute di tutti,ispirata alla “Tolleranza zero”(Dupont 1986),vincente sulla “Strategia di riduzione dl danno”, sarebbe invece necessaria: dove c’è un consumatore dopo sei mesi ce ne sono 10. La droga si diffonde come una malattia infettiva. La possibilità di percepire il consumo di droga è il maggiore fattore di rischio: i genitori sono avvisati, soprattutto nell’atmosfera lassista del periodo estivo. La famiglia, ( coesione, valori, fermezza)  e le qualità delle cure materne nella prima infanzia appaiono come fattori protettivi. C’è purtroppo il fondato sospetto di un “Usum delphini” motivante i firmatari della legge di cui ,secondo le “Iene” Il 32% è un drogato. I politici, oggi “Orwelliani”, inoltre si sono serviti sempre della droga per distrarre il paese e speculare sui voti. I firmatari- anche avversari politici- se fossero “Onorevoli”, non psicodislettici (o “ex”) , dovrebbero sottoporsi a un test e se positivo auto-sospendersi. Ogni schiavitù si sviluppa nella mancanza di ragione e di virtù (Zenone) che nell’ignoranza  confonde  arbitrio con libertà : “In veritate libertas”,

Giuseppe R.Brera *   presidente@adolescentologia.it

Presidente Società Italiana di Adolescentologia e medicina dell’adolescenza

WWW.UNICONO.IT     ADERISCI

©Copyright Giuseppe R.Brera 2016 ( libera pubblicazione se autorizzata)

 

 

 

 

 

NO A GOVERNI PSICODISLETTICI :LA LEGALIZZAZIONE DELLA DROGA E’ ANTICOSTITUZIONALE

psichiatra-milano

  La  Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’adolescenza , che dal 1991 si occupa della salute e delle strategie educative e preventive per la salute degli adolescenti, arruolando esclusivamente medici ed educatori formati a questo in modo rigoroso,ha pubblicato sul sito www.adolescentolgia.it   su “Adolescentologia-Giornale Italiano di Adolescentologia, un  “expertize scientifico” che mostra inconfutabilmente come la diffusione del consumo della Cannabis sia un grave attentato alla salute dei minori, e alla salute pubblica, tutelati dall’art. 31 e 32 della Costituzione. La stessa discussione della legge è dunque non lecita e il Presidente della Camera ha il dovere di non accettarla alla discussione.

  Le ragioni  dell’anticostituzionalità  sono di natura scientifica, ben corroborate da studi clinici, epidemiologici e sperimentali .I principi farmacologicamente attivi della Cannabis, alla luce delle conoscenze attuali, che possono tuttavia trovare applicazioni sanitarie-ancora in fase di studio- provocano disturbi cognitivi, problemi comportamentali e gravi problemi psichiatrici, quali disturbi schizofrenici, raddoppiano il rischio di tumori al polmone. I disturbi cognitivi aumentano in modo drammatico il rischio di abbandono scolastico e d’incidenti stradali, di cui tutta la popolazione già diviene vittima, per il clima diffuso di tolleranza nella società. E’ facile infatti in qualsiasi giardino pubblico incontrare ragazzini e ragazzine che a alcool associano il consumo della Cannabis, eufemizzata semanticamente dallo spaccio ,per la diffusione della tolleranza, come “spinello” o “canna”. La parola “merda” è ormai scomparsa.

Le gravi  conseguenze per la salute pubblica sono ben documentate. L’importante  studio: “The burden of disease attributable to cannabis use in Canada in 2012” , una meta-analisi sui dati canadesi del 2012,evidenzia che nell’anno l’uso della Cannabis aveva causato 287 morti, 10.553 anni persi per mortalità prematura,55.813  anni per disabilità,66.346 anni persi per disabilità riferite a cause specifiche come schizofrenia, tumori al polmone e incidenti stradali. Questi dati sono più bassi di quelli attribuibili ad altri tipi di droga.

Lo studio NESARC del 2015 sulla qualità della vita e le conseguenze psichiatriche del consumo di cannabis, nicotina e alcool su un vasto campione, ( N = 43,093, e N = 34,653) dalla “ National Epidemiological Survey on Alcohol and Related Conditions (NESARC)”, conferma i lavori precedenti mostrando come il consumo regolare della sola Cannabis è associato a piu’ alti tassi di patologie psichiatriche ed è predittivo di un maggior rischio di disturbi da attacchi di panico con agorafobia, fobia sociale, disturbi bipolari, il tabagismo ,disturbi d’ansia, depressivi, mentre l’alcool era predittivo di un tasso piu’ basso rispetto alla media di questi problemi.

Una importante review del 2005 già documentava delle associazioni tra consumo di Cannabis e maggior rischio di alcuni tumori anche se in molti lavori non c’era la definizione della dose: “Zhang e colleghi riportano che il consumo di MJ  puo’ aumentare il rischio di tumori della testa e del collo in uno studio ospedaliero caso-controllo negli USA,  con una relazione dose-risposta per la frequenza e la durata del consumo di droga, mentre Rosemblatt non ha trovato alcuna associazione con il carcinoma orale  Uno studio rileva in Tunisia un aumento del  rischio di tumore al polmone di otto volte  tuttavia l’uso del tabacco non è discriminato, anche perché chi fuma la Cannabis fuma anche tabacco, sempre. Se viene staccato il fumo del tabacco il rischio di tumore al polmone è “solo raddoppiato  .Questo dato nasce dal più importante studio esistente fatto in Svezia su 49.321 soggetti, e mostra che il forte consumo di Cannabis raddoppia il rischio di tumore al polmone nei quarant’anni successivi, discriminando fattori di confondimento come tabacco, alcool, status socio-economico e problemi respiratori. Il dato è inconfutabile.

Una valutazione delle ricerche epidemiologiche dal 1993 al 2013 conferma che i disturbi cognitivi provocati dall’intossicazione acuta e cronica da Cannabis , oltre a provocare dipendenza raddoppia gli incidenti stradali  e ed è legata alla comparsa di psicosi nell’età adulta. Uno sperimentatore su 10 diviene dipendente.

Il III° Report del “ Colorado Rocky Mountain High Intensity Drug Traficking Area”, stato il cui consumo è stato legalizzato e  parte del governo federale, ripreso dalla stampa ha mostrato effetti negativi dalla legalizzazione del consumo di droga confermando i dati epidemiologici: aumento generale del 32% della mortalità legata in incidenti stradali associata al consumo di Cannabis. La totalità del 20% di tutte le morti da incidenti erano dovute alla MJ confrontate con la diminuzione del 10% registrata nel cinque anni precedenti. Appaiono un grande aumento di interventi di pronto soccorso del 29% e di ospedalizzazioni del 38% legate al consumo di MJ, un aumento delle chiamate per il centro antiveleni del 72%, un aumento del 40% delle espulsioni da scuola rispetto al 2008, 2000 pacchi intercettati contenenti cannabis diretti ad altri stati USA con un aumento del 25%. Inoltre sono stati registrati altri fenomeni come l’aumento della criminalità del 10%.

Questi dati drammatici sono legati al fatto che la legalizzazione della droga porta ad un aumento della sperimentazione e del consumo in consumatori abituali che sono dipendenti e quindi l’esposizione al rischio per la salute individuale e sociale aumenta.

L’unico studio presente a mia conoscenza sulle intenzioni al consumo di droga da parte di 6116 studenti che riportavano il non uso e su 3289 ragazzi che ne facevano uso, ha documentato come il 10% dei ragazzi che non facevano uso della droga, l’avrebbero provata ( e quindi 611 ca sarebbero divenuti dipendenti), mentre il 18 % di quelli che ne facevano uso hanno dichiarato che avrebbero aumentato il consumo. Il rischio era maggiore per i maschi, bianchi e tabagisti.

Al problema del danno alla salute individuale e pubblica, va aggiunto il reale rischio di allargamento del consumo ad altre droghe come la cocaina e l’eroina , da parte del consumatore di Cannabis, rilievo costante a livello individuale ma non scientificamente matematico ,  con un doppio implemento dello spaccio, il primo dovuto alla creazione di un mercato parallelo dello spaccio della Cannabis nei confronti dei minori-un buon metodo per promuovere l’inclusione lavorativa degli immigrati, già molto attivi nel campo, l’altro più legato all’organizzazione criminale, che ne trarrebbe vantaggi per cocaina e eroina e altro.

Da questi dati  ci si domanda legittimamente della qualità del lavoro dei Presidenti delle Commissioni Giustizia e Affari sociali. Se sono state fatte audizioni, chi è stato ascoltato certamente è gente incompetente sulla materia e se competenti, le loro osservazioni non hanno avuto efficacia.   In realtà, alla luce dei dati scientifici andrebbe modificata l’attuale legge che permette l’uso personale con una totale negazione dello stesso, in quanto l’intossicazione acuta, quasi sempre in mix con alcool, produce danni alla salute pubblica, il cui più grave sono gli incidenti stradali. Vi sono stati molti morti, per questa causa

Due anni or sono le “Iene”, con una trappola, hanno documentato che ca il 30% dei parlamentari fa uso di droga. Il fatto è molto grave. E’ inevitabile pensare che il parlamentare sia infastidito dal dover ricorrere al mercato degli spacciatori-lui o lei “onorevoli”- e pertanto con certezza tra i ca 200 firmatari, vi sono sicuramente  parlamentari “drogati”, vero esempio di maturità etica, soggettiva e culturale per il paese. Tra i firmatari i vi sono  parlamentari di governo e decisi candidati a questo, come i “Cinque stelle”., come il loro leader, De Maio e i componenti del “Direttorio”, che insieme al primo firmatario, il Giachetti, del partito di governo,  politici del SEL e anche altri si presentano in tutto il loro spessore etico , culturale , soggettivo. Se fossero consumatori di droga   l’Italia sarebbe in buone mani e  sarebbero possibili facili ironie sull’origine del logo “5 stelle”! Questa strana alleanza è forse una prova di governo psicodislettico ? In parlamento è nato addirittura un gruppo politico trasversale al fine di legalizzare la cannabis !

I rapporti tra droga e politica sono sempre stati intensi. Dal 1976 in cui tre giorni prima delle elezioni, che avrebbero visto il trionfo del PCI,  ho salvato la vita al figlio di un altissimo esponente del PCI – la vera medicina non ha colore politico-  e a oggi il problema della droga è sempre stato usato dai governi in crisi come fumo per distrarre la popolazione dai problemi di potere per speculare sulla cosa. I politici di una parte o dell’altra ne hanno vantaggio. I primi perché si presentano come salvatori  della patria i secondi perché creano una nuvola.  Il presidente del consiglio, che cerca proseliti per il SI al referendum infatti tace.

Ancora una volta, è già successo con la legge sulle Unioni civili omosessuali” ,il mondo politico si vuole dimenticare della vera scienza, che promuove la diffusione della “verità”, unica base della democrazia ,della libertà,della salute. Sulle responsabilità delle omissioni la Magistratura è al lavoro.

Il problema è invece è un altro: sarebbe necessaria una legge che imponesse agli eletti al parlamento un esame sanitario in cui si asseveri  che la sua mente e il suo cervello non siano tossici. Perché i firmatari di questa legge scellerata non lo fanno accettando  di auto-sospendersi in caso di positività ? La cosa andrebbe estesa ai docenti, al personale sanitario, agli psicologi scolastici, come avviene per i piloti di aereo, creando quel cordone sanitario necessario, ideato da Dupont nel 1986, (Tolleranza zero) alla luce dei dati epidemiologici che documentano come la droga si diffonde come una malattia infettiva: dove c’è un drogato dopo 6 mesi ce ne sono 10. La “Strategia di riduzione del danno” auspicata dai preti Ciotti e Gallo, dalla Turco,(firmataria) da Veronesi  da psicologhi di fama ma non di cultura scientifica, che ha imperversato in negli anni ha avuto effetti disastrosi. è sufficiente ricordare il libretto del “Lupo Alberto” diffuso nelle scuole dalla Turco  “ Se vuoi calare cala (le mutande ?) ma assicurati del preservativo”.  Sane raccomandazioni etiche di una premurosa madre e di un Ministro della salute  di fulgida cultura !  Gli Italiani hanno il diritto di chiedere che chi è pagato dal loro lavoro per dirigere il paese sia una persona colta, matura ,sana ed integra moralmente. Viene in mente, leggendo il disegno di legge firmato da ca 200 parlamentari, l’esorcismo di San Francesco contro i diavoli di Arezzo, creato in volgare da Dario Fo: “Fora da este magioni immantinente, andate,strunzi”

Comunque la Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’adolescenza ha diffidato il Presidente della Camera Laura Boldrini dall’accettare alla discussione il DL, in quanto inconfutabilmente anticostituzionale inoltre solo la discussione ideologica diminuisce la percezione del pericolo del consumo della Cannabis che insieme alla percezione del consumo di questa nell’ambiente è il più potente fattore di rischio per il consumo, mentre i fattori protettivi sono nella  fermezza della famiglia, sempre che i genitori non siano essi stessi dei consumatori o siano  tolleranti nel non imporre un’autorità di comportamento, perché lo sono stati.

Giuseppe R.Brera

Presidente Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’adolescenza

presidente@adolescentologia.it

©Copyright Giuseppe R.Brera 2016

 

 

 

DROGA E POLITICA: CONTRO LA MORTE DELLA COSCIENZA OCCIDENTALE

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LA PARTITA DI ANTONIUS BLOCH

Chi scrive quest’articolo è stato tra i primi in Italia a combattere la diffusione della droga a partire dal 1971,quando studente in Medicina, fece la tesi di laurea sulle “Famiglie dei giovani tossicomani”, ricerca pionieristica, allora la seconda sulla materia ad essere realizzata nel mondo e che  vedeva nelle dinamiche famigliari, come è apparso  più chiaro dopo, fin dallo stress neuro-endocrino per la separazione dalle cure materne con l’introduzione di bambini negli asili nido a tre mesi o nelle famiglie con bambini o adolescenti “rotte” , dei fattori di grave rischio per l’iniziazione al consumo di droga.  In quel periodo m’ero adoperato litigando, perché nella famigerata Guardia II° del Policlinico di Milano, dove facevo la tesi, i tossicomani non fossero oggetto di sperimentazione a loro insaputa, facendo passare come routine clinica la “Pneumoencefalografia gassosa” per valutare se la droga  alterasse i ventricoli cerebrali (vero). Allora non c’era la TAC. Questo a difesa di un giovane ricoverato mi portò a uno scontro in Ospedale con un perfido “aiuto” del primario che al letto, cercava di convincere con modi suadenti un giovane della necessità dell’esame. Allora noi studenti avevamo le “palle quadrate” sull’etica e non eravamo dei venduti né avevamo soggezione per gente che tradiva il senso della Medicina.  Dopo la laurea  entrai a far parte come volontario della equipe del I° Centro di aiuto ai drogati-CAD (on the road), fondato dallo psichiatra Madeddu, e lì ho seguito decine di drogati, cercando di farli uscire, coadiuvato da un ex , il cui nome di battaglia era“Indio”, indimenticabile, perché andava a cercare i drogati per strada e insultandoli, facendoli sentire delle nullità, li portava al CAD. La Cannabis,con tabacco e altre droghe era un rilievo costante.  Altro che “buonismo” comune spesso a improvvisatori per lo più provenienti dal mondo cattolico ,in cui il volontariato “buonista” “misericordioso” può essere espressione di nevrosi per cercare di essere amati dall’assistito, mantenendolo nella dipendenza affettiva,  comune anche a una certa sinistra “solidale”, per lo più schierata sull’idea idiota che legalizzare significa impedire il mercato dello “spaccio”. A questa esperienza ne seguii un’altra, per 10 anni  presso la Comunità Betania diretta dallo scomparso e straordinario sacerdote e artista Don Antonio Nardi, scultore e pittore che in un eremo del Mugello, aveva fondato una Comunità che rifiutava di definirsi terapeutica, rifiutando, come altre comunità “mature”, le sovvenzioni pro-capite dello stato. Nel 1985 a Milano con la WHO, in un memorabile convegno (atti su Enciclopedia Scienza e Tecnica  1987-1988 ndr ) sulla salute mentale dell’adolescente, fu fatto il punto sulle strategie preventive del fenomeno :la strada maestra era lavorare sul “dire no” e  l’implementazione della qualità delle risorse esistenziali, filosofia da cui sarebbe nata la Medicina Centrata sulla Persona. Questa strategia -tipo “Arancia meccanica” era già in atto, con risultati minimi negli USA (Botvin 1983-Life skill training) .In quegli anni il“fulgido e onesto” Aniasi, “eroe socialista della Resistenza alla corruzione” ,  a cui Milano ha tributato l’onore del Famedio, aveva introdotto il Metadone , obbedendo al marketing della Lilly, e conoscendo i valori etici del personaggio, è immaginabile cosa sia successo. Il fatto, non necessario, aveva di fatto cronicizzato il problema costruendo ruoli e stipendi e organizzazioni (SERT), che vivevano e vivono sull’esistenza dei drogati.  Nacquero le “Comunità terapeutiche” in cui  i “terapeuti” su cui si erano costruiti ruoli e stipendi, non erano motivati al recupero dei ragazzi, in quanto rendevano. In quegli anni il drogato da “deviante”, divenne “malato”, prima della normalizzazione e della attuale proposta di legittimizzazione.  Vi furono  Comunità, come la Betania, San Patrignano , la comunità di Suor Elvira ma anche altre, dove  invece “il lavoro” era pedagogia, non  cura di malati.  Lavoro , disciplina, regole  senso sociale  e introduzione vissuta a dei principi morali “ di comunità” -evviva Alfred Adler- anche con una proposta religiosa, anche disposta come “didattica antropologica della vita” , per alcune comunità,  sui principi di Kierkegaard.

    Nel 1976 a Maggio , tre o quattro giorni prima delle elezioni politiche, una mattina alle 6 il Madeddu mi svegliò dicendomi che dovevo recarmi a casa del figlio di un altissimo esponente del PCI che stava male. Mi trovai così di fronte a questo giovane agonizzante e capii che chiaramente era stata una manovra politica, contro il PCI, se fosse morto. Invece gli salvai la vita. Allo stesso modo mi trovai a salvare la vita al figlio di un prefetto, questa volta in modo drammatico perché per impedire che si buttasse dalla finestra fui costretto a prenderlo a ceffoni per rivolgere contro di me le sue istanze autolesive. Il risultato fu che venni inseguito per tutta la casa dal personaggio armato di un coltello da cucina, una sorta di scimitarra, ma riuscii a scappare. Tuttavia il ragazzo fu salvo. Questo come molti altri, come è asseverato dalla ricerca aveva iniziato con la Cannabis. Anche in questo caso mi è sempre rimasto il dubbio di un uso politico della droga. Negli anni successivi, anche per fare uscire il problema dalla idiota logica ideologica “proibizionismo/antiproibizionismo” – come se la Cannabis fosse alcool- ben diffusa da quella specie di demagogo di Pannella-pace all’anima sua-che fu condannato perché si mise a distribuire droga in piazza al colmo della provocazione. Il Pannella, che ha sempre confuso “libertà” con “arbitrio”,  non aveva alcun elemento di giudizio basato sulla verità scientifica, già allora ben presente ed era il degno rappresentante di quella cultura politica senza basi filosofiche e antropologiche che ammorba oggi il paese e l’Europa e che si esprime bene nel livello culturale della maggior parte dei leader politici.

Negli anni 70-80, la droga  è servita ad allontanare un numero grande dei giovani dal pensiero critico, de-ideologizzato. Da allora  la sua diffusione è stata inarrestabile per gli interessi e le coperture legate allo spaccio, con la complicità degli apostoli della legalizzazione (es. i preti Ciotti e Gallo, la Turco, il Veronesi) . Questo avveniva in un’atmosfera culturale greve in cui una frangia di giovani aveva radicalizzato la lotta politica fino all’omicidio-erano i tempi della “Guerra fredda” e della trovata “geniale” di Moro del “compromesso storico” con il PCI-di cui sarebbe rimasto vittima- e del periodo in cui nell’Università al Movimento studentesco si stava sostituendo a Milano “Comunione e liberazione”. La vittoria sul marxismo definitiva  all’Università  fu l’entrata dell’insegnamento della Psicoanalisi  che da una parte aprì le porte  alle analisi marcusiane , a Erich Fromm, a Thomas Harris  ma che indusse anche a un ripiegamento su se stessi, soggettivizzando e de-ideologizzando. Oggi purtroppo l’influsso della psicoanalisi in ogni dimensione culturale si è purtroppo affievolita,  e la SIP si è ripiegata nella clinica, per cui l’idea  pubblica che l’interpretazione e la costruzione del reale sia legata al mondo affettivo e psico-sessuale-malgrado le conferme neurobiologiche- e sia costituita diversamente da personalità genitali o pregenitali, è praticamente scomparsa. Non è un caso infatti il dominio pre-genitale della lobby omosessuale, ben presente in politica e nei centri di potere, espressa bene nell’approvazione del disegno legge sulle unioni civili omosessuali, che di fatto normalizza culturalmente una perversione dell’istinto sessuale dovuta a un blocco dello sviluppo psico-sessuale. La maturità affettiva infatti dovrebbe venire prima dell’azione politica, altrimenti questa rischia di essere deformata e pericolosa, come sta succedendo oggi in numerosi surrogati di uomini e di donne  che imperversano in ogni dimensione di potere. A Milano negli anni 70, la pubblicazione di “Genitalità e cultura” di Franco Fornari fu una luce. Mi ricordo il “Maestro” la cui umiltà era grande quanto la sua cultura, che mi diceva: “ Berlinguer è una personalità genitale”.  Purtroppo non si è dimostrato tale quando si scagliò  a favore dell’aborto e contro l’eroico  Movimento della vita profetizzando che entro sei mesi sarebbe scomparso: invece proprio sei mesi dopo morì di emorragia cerebrale. Da un primo momento in cui la droga Cannabis era legata alla contestazione del sistema, (fenomeno Hyppies nato negli USA come fuga e difesa dal necroforo Vietnam- vedere lo stoico “Zabriskie Point” di Antonioni e del resto la droga non era usata dagli sciamani per entrare nel regno dei morti ?) , si è passati a una soggettivizzazione totale dell’esistenza, oggi sposata anche da papa Bergoglio , maschera sociale e apprezzata di una profonda debolezza  psichica , ignoranza e immaturità infantile che porta consenso politico degli “spinellatori” a chi vuole legalizzare : un mix distruttivo per l’Occidente e che ha aperto le porte a quel male antropologico che ho chiamato nel 1998 “Sindrome del Grande Fratello” : ” Io faccio tutto quello che mi piace”, ” La verità è ciò che sento vero”, “L’altro è un strumento di piacere, potere, danaro e comunicazione “, “L’importante è apparire non essere” (per approfondire ( “La sindrome del Grande fratello è i magnifici sette: Università Ambrosiana -2010). Il fumo della Cannabis  oggi è ormai divenuto, con la tolleranza dei genitori, una cosa di cui non ci si deve preoccupare: è l’eufemismo dello spinellino. Il tetraidrossicannabinolo invece rende “coglioni”, perché provoca disturbi cognitivi e quando va male sindromi schizofreniche o disturbi di attacco di panico, come è anche confermato dalla ricerca epidemiologica. Il disegno di legge che propone la legalizzazione della droga è  dunque sotro la bandiera  della Turco, del  Ciotti, del Veronesi: “La strategia di riduzione del danno”, per cui è necessario legalizzare per permettere che gli adolescenti poi possano essere presi in trattamento prima dell’escalation. In realtà sotto questa ideologia “sociale” c’é il disegno orwelliano del potere politico-finanziario, in cui i confini con la criminalità organizzata sono sottili. E’ la strategia dell’alienazione ben espressa da Herbert Marcuse in un “Uomo a una dimensione”. C’è bisogno insomma di tanti coglioni, di “animali decerebrati”, come direbbe il vecchio Bairati, illustre neuro-anatomista-caposcuola il cui fantasma si aggira disperato a Milano in via Mangiagalli, nello storico anfiteatro anatomico, perché  vogliono fare della cultura universitaria” un “Expo” . Il problema è che come hanno dimostrato “Le iene” che gli “animali decerebrati” sono al potere, dato che sembra che il 30% ( ottimistico) dei parlamentari siano abituali consumatori di droga . Tra essi c’è qualcuno che lavora per andare al governo. Stranamente il “Direttorio-Cinque stelle” si allea al PD nella firma al disegno di legge.  Per sintetizzare l’etica della strategia di riduzione del danno sarebbe come dire: “Permettiamo che  i ragazzi si taglino le vene per impedire che si buttino dalla finestra”. Era l’educazione alla salute della Turco nel libretto “Lupo Alberto”, nelle raccomandazioni materne alle ragazzine in discoteca “ Cala se proprio vuoi calare (le mutande ?) ma assicurati del preservativo ”: principi etico-pragmatici di una buona madre di famiglia attenta ai principi morali della figlia.   Questo atteggiamento ha vinto, grazie alla complicità della mafia e di immigrati spacciatori-un mercato fiorente d’inclusione lavorativa-contro l’altro atteggiamento, questo su basi scientifiche-epidemiologiche- di “tolleranza zero” proposto da Dupont nel 1986, sulla base del rilievo che qualsiasi tipo di droga si diffonde come una malattia infettiva: se c’è un consumatore in una zona, dopo sei mesi ve ne sono 10, per cui il problema è il fare un cordone sanitario.

    La percezione del consumo di droga e la diminuzione della percezione del pericolo sono infatti il maggiore fattore di rischio per il suo consumo (Newcombe MD 1996 –Johnson e al 1993). I fattori di rischio sono legati al gruppo e all’atmosfera culturale di tolleranza; l’escalation a cocaina ed eroina è probabile scientificamente ma non scontata e dipende da molti fattori tra cui la costituzione psico-neuroendocrina della persona.  Tuttavia, anche a livello di buon senso, se si diventa dipendenti dal”caffè” e dal”vino” e dal “tabacco” , c’è da immaginarsi la dipendenza causata dal tetraidrossicannabinolo che agisce direttamente sui circuiti cerebrali a modulazione dopaminergica e altro. Più la personalità è passiva, insicura, dipendente dal gruppo, tendenzialmente depressa (effetti della separazione precoce dalla madre per l’asilo nido), più la dipendenza dalla cannabis e l’escalation è facile, là dove c’è tolleranza sociale e facile spaccio. In fondo una “Canna”, può essere come un “twit”. Oggi purtroppo la cannabis è molto usata dagli adolescenti a causa della debolezza famigliare. Nella famiglia, cioè a livello educativo, stanno i maggiori fattori  protettivi ( per il 31% dei soggetti studiati) così come proteggono le sanzioni contro il consumo ( 21,9%). La vulnerabilità dipende poi da un mix di fattori psicodinamici e psico-neuro-endocrinologici che risultano in una diatesi infantile dei soggetti, la pre-genitalità, la debolezza dell’io, la scarsa stima di sé. Insomma chi si droga è un “mollusco”  che non sa dire di “no” alle pressioni del gruppo, addestrato a questo nell’infanzia da madri  e padri premurosi,  pieni di sensi di colpa, magari per rotture coniugali, prodighi di merendine, regali e di regalini  che non hanno educato alla rinuncia al superfluo e a conquistarsi le cose gustando la soddisfazione attiva  per questo creando epigeneticamente la modulazione dopaminergica, fatto che poi non richiederà ricerca di stimoli.  Se i bambini e poi i ragazzi sono guidati dall’esempio dei genitori a questo e hanno dei valori etici introiettati, sono forti di fronte agli inevitabili conflitti, sanno dire “no” alle pressioni del gruppo, non hanno bisogno di stimolanti dopaminergici, come alcool e droga. I  “molluschi”-fortunatamente sono una minoranza-  sono ben adattati alle richieste dell’ambiente, pre-genitale, ammalato della “Sindrome del grande fratello” . Oggi purtroppo l’atmosfera chiede efficienza e capacità funzionali ai giovani, non l’essere persona.

   L’atmosfera culturale incentivata da questa generazione di politici, senza pensiero etico né progetti su base filosofico-antropologica, costituiti su un’idea di realtà, anche politica fondata sulla verità oggettiva, condizione necessaria per il  bene dell’uomo (la verità oggettiva è una realtà che esiste anche se papa Francesco, staccandosi da Giovanni Paolo II° e Benedetto XVI°, non è d’accordo  pensando che l’idea sia inferiore alla realtà e non importante per l’uomo  -“Evangeli gaudium” ndr ) , stimola infatti la produzione di molluschi che non hanno pensiero , forza morale, né psicologica. Questi ragazzi, come molti adulti ,usando una metafora genitale  non hanno “ i coglioni” cioè essere capaci di stare con una ragazza e viceversa per le ragazze, oggi perse negli Smartphone  senza alcool, birra o droga, cercando di provare sentimenti e costruire responsabilità affettive nella relazione, avendo la forza di rimandare la soddisfazione del desiderio sessuale, premettendo un impegno esistenziale. Questo impedisce la nascita di famiglie sane. Il numero dei “Single” giovani è infatti impressionante. Il resto lo fa trasformazione della donna, sempre più attratta da ruoli manageriali, in animale biochimico: cinque pillole contro la fertilità di cui due abortive. Sesso immediato e facile e consumo di droga appaiono uniti nei risultati delle ricerche, simbolo del fatto che la droga è il Viagra giovanile di quei surrogati di uomini nevrotici, più avanti negli anni, che lo usano. La Cannabis, dalla ricerca scientifica appare come la droga Orwelliana dell’adattamento ai desideri soggettivi, alla richieste dell’ambiente, un anestetico pericoloso da qualsiasi conflitto inconscio o conscio.            

Il problema dell’istinto di morte dell’Occidente fatto cultura dell’adattamento a ogni potere a causa della necessità di elaborare un pool di sensi di colpa collettivi, proiettati sui giovani e cristallizzato in una cultura cannibalico-pregenitale ( “Sindrome di Polifemo” ndr ):mediatizzata dalla pubblicità televisiva: “ Se consumi vali”, rimane.  Oggi alle immagini dei massacri del Vietnam si sono sostituiti i massacri dei terroristi islamici o istituzionalizzati. Questo genera sensi di colpa inconsci, rimossi  e “l’anestesia delle coscienze” e anche catarsi per cui c’è una complicità inconscia tra terrorismo islamico e Occidente.  C’è bisogno di proporre nuovi anestetici (droga) per impedire che frustrazione, insoddisfazione,  conflitti inconsci, disoccupazione motivino idee critiche contro una generazione politica di scellerati ed ignoranti, conculcatrice dei diritti dell’uomo e per mantenere il potere politico del governo di turno. Smartphone , Cannabis, “Facebook”   sono i migliori alleati di una generazione politica che accomuna neofiti a squali in un comune progetto di addormentare possibili reazioni di natura etico-esistenziale da parte del mondo giovanile. Esisto se comunico, altrimenti non ci sono.

      La legge che in modo scellerato viene proposta da il PD e 5 Stelle + aggiunti, è dunque la ulteriore rivelazione di un potere“Orwelliano” che vuole annichilire la popolazione riducendola in schiavitù: “Drogati, fa sesso, lavora o non lavora, studia o non studia ma non non pensare, non fare domande, cerca di essere mantenuto dallo stato”:  “Il diavolo probabilmente” direbbe Robert Bresson nell’allegoria straordinaria  della partita a scacchi di Antonius Bloch con la morte ( Ingmar Bergman –Il settimo sigillo), problema non solo individuale oggi  ma dell’Occidente. “Tutto subito, facile e senza fatica”  come un messaggio dallo Smartphone o le speculazioni in borsa da “Trading online” questa è la sostanza dell’anima Orwelliana che legittima oggi ogni potere. La vita prende  significato nel piacere dell’usa e getta, nel fermare il tempo che fugge come un “twit” ,  nell’impedire  qualsiasi forma  di conflitto possibile con il super-io. E’ meglio dunque eliminare il mondo del dover essere per essere migliori di ieri e di qualsiasi possibilità interpretativa di se stessi, alla luce della ricerca di una verità oggettiva su se stessi e il mondo come sta facendo anche la Chiesa di Bergoglio, portando al pragmatismo soggettivo. La Chiesa purtroppo sta abbandonando il ruolo di costruttrice della cultura occidentale, separandosi dalla sua storia e dal pensiero di Agostino d’Ippona, Boezio e Tommaso d’Aquino, radici dell’Occidente  ma in questo degrado culturale e morale, potrebbe ancora recuperare il suo ruolo di “Magistra”, creando una forte dialettica nel vuoto culturale europeo, abbandonando l’inflazione del pragmatismo soggettivista  se adotta la missione della “Fides et Ratio” di Giovanni Paolo II°, che ai giovani insegnava ad amare “L’aria pura della verità” (Bologna 1997) , nelle scelte esistenziali.

   Non è un caso che in questi ultimi quarant’anni gli scellerati che si sono avvicendati ai vari governi in Italia-le generalizzazione purtroppo sono impietose-non hanno fatto politiche reali a favore dei giovani, che non vuole dire come fa il PD con i fulgidi Giachetti, Turco, il  De Maio, il Di Battista, il Fico, i  SEL assecondare se stessi e i giovani nel potere consumare “legalmente” la droga. Certo il servirsi di uno spacciatore per procurarsi la droga per un parlamentare non è politicamente corretto, è meglio coltivarsela .  L’esempio tuttavia è venuto dall’alto quando Ciampi nominò Colombo, cocainomane , esponente di spicco della Università Cattolica, Senatore a vita, per impedirne il rinvio a giudizio. Allora il Senato diventò un Comunità “Terapeutica”.  La legittimazione significa abbassare ulteriormente la percezione del pericolo. Forse sarebbe meglio che questi apostoli della Res Publica,  si occupassero del fallimentare sistema universitario e scientifico , della conculcazione dei diritti dei lavoratori, della mancata preparazione dei docenti in medicina, delle omissioni del Ministero della salute   o della mancanza di un progetto di sviluppo del paese unitario che parta dalle emergenze e fondato teoricamente.  Per fare questo ci vogliono valori, cultura e maturità. Il vero problema  è che una buona parte di loro consuma droga e quindi non vuole esporsi al mercato dello spaccio e che abbiamo un parlamento con molti psicodislettici. Se i firmatari della legge avessero un briciolo di dignità, si sottoporrebbero volontariamente a un test e si dovrebbero autosospendere in caso di positività. Forse “Chef” stellati sarebbero costretti alle rape. Dovrebbe esservi  infatti una legge che impone che il parlamentare che fa uso di droga sia sospeso.  Chi vuole pilotare dovrebbe avere la mente sana e non tossica. Se un parlamentare fa uso di droga  ha dei problemi, e quindi l’Italia è in buone mani. L’idea probabile che vi siano dei consumatori di droga che aspirino al governo è drammatica. Il Grillo parlante dovrebbe imporre ai suoi adepti, aspiranti al governo, un test a meno che la sigla del “Movimento” non sia frutto di un’allucinosi psicodislettica e dato che “l’onestà” è invocata dai suoi parlamentari, presentino una legge che imponga ai parlamentari eletti un test per esaminare la positività al doping. Lo fanno gli atleti che usano i piedi perché non dovrebbero farlo chi vorrebbe usare il cervello per fare gli interessi degli elettori da cui sono pagati ?

I dati scientifici sui danni dalla droga- Cannabis  come appare dall’expertize scientifico pubblicato dalla della Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’adolescenza sono drammatici (  www.adolescentologia.it) , non solo a livello psichico e comportamentale ma a livello biologico (raddoppio del rischio di tumori al polmone-hai sentito bene Veronesi ?). Là dove è stata legalizzata gli incidenti stradali sono aumentati del 30% e i ricoveri in pronto soccorso per intossicazioni acute del 29% , gli abbandoni scolastici del 40%) Insomma il governo Renzi, vuole rendere un bel servizio al paese e ai giovani per mantenere il potere, oppure al contrario vuole porsi come salvatore dei  valori, recuperando l’elettorato , mandando allo sbaraglio “il trombato” di Roma. Una manovra Machiavellica e astuta.  La legalizzazione e la coltivazione inoltre creeranno, come dimostrato, un’iniziazione più facile e un aumento di consumo in chi ne fa uso e attiverà un mercato dello spaccio per i minori, vera palestra dell’inclusione lavorativa degli immigrati. Gli immigrati non sono una risorsa ?

Il rapporto tra droga e politica dagli anni 70,infatti, quando non oggetto di sporche manovre omicide a fini elettorali, come ho vissuto nel 1976, è stato oggetto di un fenomeno ricorrente: quando qualsiasi governo entra in crisi, il dibattito sulla legalizzazione della droga viene usato per sollevare una nuvola che nasconde i reali problemi e avere i voti di chi non andrebbe a votare . La politica della legalizzazione e della coltivazione può creare consenso elettorale da spartirsi . La nuvola di fumo può portare voti  per il “si” al referendum dato che è un esponente del PD il cavaliere dello” spinello”. Infatti l’astuto Renzi tace.   Il tutto sembra una prova di alleanza governativa PD-5 Stelle-SEL. “Drogati d’Italia unitevi per non far cadere il governo e votare “si” al referendum” Il futuro governo, che si costituirà in parlamento, sarà forse  psicodislettico ?

   Il problema tuttavia è drammatico: gli Italiani possono accettare di essere governati da un parlamento in cui almeno il 30% di parlamentari sono drogati  e appaiono essere di un’ignoranza insipiente e/o in grande malafede sul problema ?

   Le legge scellerata,pro-legalizzazione e coltivazione privata, firmata dal fulgido Giachetti, dai 5 Stelle, dal SEL e sicuramente anche da esponenti di altri partiti,anche di opposizione, è tuttavia anticostituzionale ai sensi dell’Art 31 (Tutela dei minori) e 32 ( Tutela salute pubblica) ed è drammatico ma spiegabile (“ad usum delphini”) che ca 150-200 parlamentari l’abbiano firmata e due Presidenti di Commissione l’abbiano presentata. La democrazia invece non si fonda sul falso ma sulla verità, perché solo da essa nasce la libertà. La misura è colma perché c’è in gioco la salute e la vita di migliaia di persone. 

Il Presidente della Camera, Laura Boldrini  , diffidata dalla Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’adolescenza, farà discutere una legge anticostituzionale,? Se lo farà si prenderà le sue responsabilità e la cosa finirà alla Magistratura. E’ l’unica e imprevedibile possibilità non prevista dai firmatari e da chi vuole trarre profitto di governo dalla nuvola di fumo.

 

Alleghiamo il Comunicato stampa della Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’Adolescenza. www.adolescentologia.it

Comunicato stampa 3/16 

 

Il 14 Luglio 2016 la Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’Adolescenza, rappresentata dal prof. Giuseppe R.Brera,ha inviato alla Presidente della Camera,Laura Boldrini, formale diffida ad accettare alla discussione  il testo di legge C 3235  “Giachetti e altri (tra cui  Civati, Di Maio-Fico-Di Battista-Turco. etc) in quanto anti-costituzionale.
  

Come è stato riportato dallo expertize scientifico della Società Italiana di Adolescentologia e di Medicina dell’adolescenza, compiuto dal Centro di ricerca in Medicina centrata sulla persona a cura dello stesso prof.Brera, e pubblicato su www.adolescentologia.it  infatti il consumo di droga dai dati scientifici rappresenta inconfutabilmente un  gravissimo rischio per la salute pubblica, per l’ associazione con disturbi psichiatrici e comportamentali, tumore al polmone, (rischio doppio), mortalità per incidenti stradali,(rischio doppio), insuccesso e abbandono scolastico, danni neurologici ai feti di donne consumatrici di Cannabis  in gestazione. La legalizzazione, dove è stata attuata ha portato a un aumento impressionante di incidenti stradali, di interventi di pronto soccorso,di intossicazioni acute, di espulsioni scolastiche, di commercio illegale.

I ragazzi non consumatori dichiarano che in caso di legalizzazione  della droga la proverebbero e quelli che già ne fanno uso dichiarano che ne aumenterebbero il consumo. 
 
Alla luce dell’expertize scientifico  il progetto di legge dunque  viola  inconfutabilmente l’art. 31 (tutele dei minori) e 32 della Costituzione (tutela della salute pubblica),come è avvenuto anche con la legge sulla legittimazione delle Unioni civili omosessuali per cui è in corso un’indagine della Magistratura sulle omissioni delle  responsabilità istituzionali che hanno portato alla sua approvazione, malgrado la conoscenza dei dati scientifici sulla materia.

La SIAd ha chiesto inoltre le dimissioni dei Presidenti delle Commissioni  Giustizia e affari sociali e dei  firmatari della legge e la loro sospensione dall’attività parlamentare per attività anticostituzionale e in caso di discussione del disegno di legge agirà legalmente.

©Giuseppe R.Brera 2016   Ogni riproduzione non autorizzata è vietata

DIFFIDATA LA BOLDRINI !

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In modo molto determinato la “Presidente della Camera” è stata diffidata dalla Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’Adolescenza www.adolescentologia.it dal porre in discussione il DDL sulla legalizzazione della droga firmato dal noto  Giachetti e dal direttorio dei “5 Stelle” con la benedizione del SEL, di cui un esponente è stato relatore,con la firma di ca 150 parlamentari di cui almeno il 50% sono consumatori di droga, secondo l’estensione della statistica delle “Iene”. (prove di governo psico-dislettico ?: “Uniti nella droga si vince”).

IL DDl appare incostituzionale e quindi non discutibile ai sensi dell’art.31 (tutela dei minori” e dell’art. 32 della Costituzione .(tutela della salute pubblica)

Ecco il testo  del Comunicato  della  SIAd  www.adolescentologia.it

Comunicato stampa SIAd 3/16 

Il 14 Luglio 2016 la Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’Adolescenza, rappresentata dal prof. Giuseppe R.Brera,ha inviato alla Presidente della Camera,Laura Boldrini, formale diffida ad accettare alla discussione  il testo di legge C 3235  “Giachetti e altri (tra cui  Civati, Di Maio-Fico-Di Battista-Turco. etc) in quanto anti-costituzionale.
  

Come è stato riportato dallo expertize scientifico della Società Italiana di Adolescentologia e di Medicina dell’adolescenza, compiuto dal Centro di ricerca in Medicina centrata sulla persona a cura dello stesso prof.Brera, e pubblicato su www.adolescentologia.it  infatti il consumo di droga dai dati scientifici rappresenta inconfutabilmente un  gravissimo rischio per la salute pubblica, per l’ associazione con disturbi psichiatrici e comportamentali, tumore al polmone, (rischio doppio), mortalità per incidenti stradali,(rischio doppio), insuccesso e abbandono scolastico, danni neurologici ai feti di donne consumatrici di Cannabis  in gestazione. La legalizzazione, dove è stata attuata ha portato a un aumento impressionante di incidenti stradali, di interventi di pronto soccorso,di intossicazioni acute, di espulsioni scolastiche, di commercio illegale.

I ragazzi non consumatori dichiarano che in caso di legalizzazione  della droga la proverebbero e quelli che già ne fanno uso dichiarano che ne aumenterebbero il consumo. 
 
Alla luce dell’expertize scientifico  il progetto di legge dunque  viola  inconfutabilmente l’art. 31 (tutela dei minori) e 32 della Costituzione (tutela della salute pubblica),come è avvenuto anche con la legge sulla legittimazione delle Unioni civili omosessuali per cui è in corso un’indagine della Magistratura sulle omissioni delle  responsabilità istituzionali che hanno portato alla sua approvazione, malgrado la conoscenza dei dati scientifici sulla materia.

La SIAd ha chiesto inoltre le dimissioni dei Presidenti delle Commissioni  Giustizia e affari sociali e dei  firmatari della legge e la loro sospensione dall’attività parlamentare per attività anticostituzionale e in caso di discussione del disegno di legge agirà legalmente.4

Poiché il DDL è stato approvato da due commissioni (Giustizia e affari sociali) composta sicuramente anche da consumatori di droga, abbiamo il paradosso che il parlamento viola la Costituzione e poiché la Cannabis, tra gli altri effetti, provoca disturbi cognitivi,si può affermare che gli Italiani siano in buone mani . Non c’è da stare allegri se aspiranti al governo o uomini del partito di governo siano consumatori di droga!